BISCEGLIE NELLA STORIA DI IERI E DI OGGI

Il territorio di Bisceglie fu abitato sin da epoche remote, tesi affermata dalla presenza di numerosi dolmen, il più notevole dei quali è quello della “Chianca”. La città, fondata dai Normanni nell’XI secolo, fu assoggettata nel 1042 al dominio di Roberto il Guiscardo, che la donò a Pietro, Conte di Trani.
Ebbe floridezza nel periodo Angioino, in feudo ai del Balzo, attraverso una cospicua flotta mercantile con cui commerciava oltre che con i centri costieri del basso Adriatico, anche con i principali porti della Dalmazia e con Trieste.
Spentasi questa famiglia, passò a Lucrezia Borgia e dopo la morte di suo marito, Alfonso d’Aragona, al loro figlio Rodrigo.
Durante il Risorgimento Bisceglie fu un vivace centro di cospirazione, contando tra i nobili e il popolo circa 500 affiliati alla Carboneria. Durante i Moti napoletani del 1820-21 ebbe luogo nel Palazzo Tupputi una importante “Dieta delle Puglie”, in cui fu proclamata la Costituzione e ne vennero fissati gli Statuti in dieci articoli ( 5 luglio 1820 ); nobile figura di questi anni fu Ottavio Tupputi, il maggiore patriota biscegliese e nobile figura di cospiratore per ben due volte condannato a morte.

Nel 1920 fu aperta una sezione del Fascio nel Palazzo Logoluso e anche Bisceglie, come tutta l’ Italia, aderì con entusiasmo alla politica fascista. Nell’ inverno 1940-1941, durante il conflitto Italo-Greco, Benito Mussolini fissò la sua residenza a Bisceglie nella Villa Angelica mentre il Quartier Generale alloggiò nella Villa Ciardi. Nel 1943 i tedeschi precipitosamente si ritirarono da tutto il Sud Italia e poco dopo Bisceglie fu occupata dagli Anglo-Americani; il travagliato passaggio dal Fascismo alla Repubblica trovò in Vincenzo Calace uno dei maggiori sostenitori della Democrazia. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale furono circa 300 i caduti biscegliesi, molti invalidi e anche alcuni dispersi. Nel 1946 le prime elezioni comunali segnarono il successo di Umberto Paternostro della DC, il quale rimase sindaco di Bisceglie per ben dieci anni; tra gli anni ’50 e ’60 Bisceglie conobbe una fervida attività edilizia e culturale.